Cgil e Legambiente, sei mosse per un’edilizia più “green”: ecco il piano

Un piano in sei mosse per riconvertire e adeguare dal punto di vista energetico circa 1,2 milioni di condomini in Italia, con al loro interno 14 milioni di famiglie. È questa l’idea che la Fillea-Cgil (il sindacato della categoria degli edili) e Legambiente hanno pensato non solo per rimettere in moto il settore, ma per farlo all’insegna del “green”. Perché uscire dalla crisi è possibile, e anche in maniera virtuosa per tutte le parti in causa: dai cittadini al mondo del lavoro, dallo Stato all’ambiente.

Il dato che salta all’occhio subito sono i 430 mila posti di lavoro potenziali, che muoverebbero circa 37 miliardi di investimenti (diretti e indiretti). A sorridere sarebbero anche le casse previdenziali, con circa 900 milioni in entrata. Le famiglie risparmierebbero più o meno 620 euro l’anno per alloggio, aumentando il valore dell’immobile tra il un +5 e un +15%. L’ambiente ne risentirebbe per la riduzione di emissioni di CO2 di circa 840.000 tonnellate annue, tagliando i consumi di gas di 418,5 milioni di m3 l’anno. E il debito pubblico non verrebbe appesantito, trattandosi di riorganizzare e potenziare strumenti fiscali già in vigore.

Obiettivo finale? Convertire dal punto di vista energetico entro il 2025 una media di 30.000 condomini all’anno. Come? Vediamolo insieme.

  • Prolungare fino al 31 dicembre 2025 gli incentivi ecobonus (fino al 75% di detrazione) per condomini e alloggi, e Sismabonus (fino all’85%) per i condomini. Il tutto aiutato dalla riduzione minima del fabbisogno energetico di almeno il 50% o il raggiungimento della classe energetica B.
  • Coinvolgere interventi di riqualificazione energetica nei singoli alloggi nelle soluzioni integrate di detrazione fiscale o cessione del credito. In questo modo sarà possibile ottenere una riduzione ulteriore dei fabbisogni energetici.
  • Promuovere le riqualificazioni energetiche nei quartieri con obiettivi sociali attraverso i comuni. Rifacendosi al punto 2, sarebbe importante permettere la cessione del credito per gli interventi che usufruiscono dei suddetti bonus nei confronti degli istituti bancari per tutti i condomini.
  • Aiutare l’accesso al credito. Secondo Cgil e Legambiente, è necessario istituire un fondo per l’accesso al credito a tassi bassi specifico per le imprese, le famiglie e gli abitanti per realizzare interventi di riqualificazione, sia energetica che anti sismica. Dovrebbero essere coinvolti il sistema bancario, la Cassa Depositi e Prestiti e Banca Europea per gli investimenti. Il prestito dovrebbe coprire fino al 100% delle spese di riqualificazione, con rate spalmate su 10 anni, ma con un immediato risparmio in bolletta.
  • Subordinare gli incentivi fiscali alla dimostrazione di utilizzo di lavoro regolare e del corretto Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
  • È necessario inoltre che il ruolo di regia da parte del Governo si rafforzi notevolmente, elevando il numero di controlli previsti sugli interventi. Il tutto al fine di garantire il reale risparmio immediato alle famiglie.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Rimani aggiornato su novità, promozioni ed eventi Tecnocomp.