Edilizia Catania: l’80% delle strutture è sismicamente vulnerabile

Intervistati dall’Ansa, il Presidente della Fondazione Ingegneri di Catania, Mauro Scaccianoce e il Presidente dell’Ordine Ingegneri di Catania, Giuseppe Platania hanno spiegato la condizione attuale delle strutture presenti nella provincia Etnea, offrendo degli spunti interessanti per usufruire degli incentivi statali.

«Da sempre il nostro obiettivo è renderci utili alla collettività garantendo la massima qualità delle prestazioni e mettendo a disposizione le nostre competenze tecniche e l’esperienza sul campo – commenta il presidente della Fondazione Ingegneri di Catania Mauro Scaccianoce – oggi si presenta una grande occasione lavorativa, che vede tra gli obiettivi la crescita sociale, la riqualificazione, la messa in sicurezza degli edifici residenziali e la rigenerazione urbana: il Superbonus 110%. Riconvertire energeticamente la propria casa e mettere in sicurezza gli edifici – in un territorio vulnerabile dal punto di vista sismico – usufruendo degli incentivi previsti dal Decreto rilancio, richiede un grande lavoro che passa dalla progettazione di qualità e dall’ingegneria finanziaria, indispensabile per determinare i costi dell’intervento e le detrazioni fiscali ammesse».

Ma a vivere questa situazione di disagio, non sono soltanto le strutture della provincia Etnea. In Italia sono quasi 2 milioni gli edifici che godono di uno stato conservativo pessimo o mediocre, mentre il 75% è di classe energetica G (tra quelle che consumano di più).

Il Presidente Platania commenta: «A Catania l’80% del patrimonio abitativo è affetto da una conclamata vulnerabilità sismica, considerato che la nostra provincia è stata dichiarata sismica nel 1981, quando i processi edificatori che hanno saturato i suoli edificabili si erano quasi esauriti. A questo si aggiunge una qualità delle strutture medio-bassa o scadente – in relazione ai materiali utilizzati – e il proliferare dell’abusivismo edilizio. Anche dal punto di visto energetico lo scenario non è dei migliori: l’edilizia rappresenta il settore con i consumi più alti. È stato dimostrato che interventi mirati fanno diminuire il fabbisogno energetico fino al 43%, consentendo un salto di classe energetica, un risparmio energetico e una diminuzione di CO2 fino al 35%».

Entrambi i Presidenti condividono il pensiero che il Superbonus 110% rappresenta una grande opportunità per mettere in sicurezza e rigenerare la città.

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